Le coppie di genitori dello stesso sesso hanno il diritto di accedere agli stessi istituti a sostegno della genitorialità previsti per le coppie eterosessuali.
I genitori dello stesso sesso hanno il diritto di vedersi riconosciuto il congedo parentale, il congedo di paternità obbligatorio e alternativo, i riposi giornalieri e le indennità di maternità. L’INPS deve modificare il sistema informatico che impedisce alle coppie omosessuali di presentare le domande online per tali prestazioni, rimuovendo ogni ostacolo discriminatorio. È quanto stabilito dalla sezione lavoro del Tribunale di Bergamo il 25 gennaio 2024 con un’interessante ordinanza che segna il passo sul piano dei diritti e dell’attuazione del principio di uguaglianza.
Contatta l'Avv. Rosa De Caria allo 0686328744
Approfondisci
IL CASO
Il Tribunale del Lavoro era chiamato a pronunciarsi sul diritto delle coppie di genitori dello stesso sesso a poter accedere – alle medesime condizioni previste per le coppie di genitori eterosessuali – ad alcuni istituti previsti dall’ordinamento giuridico a sostegno della genitorialità e dei compiti di cura e di accudimento dei figli,
In particolare, era stato richiesto al giudice del lavoro di accertare e dichiarare che il diritto al congedo di paternità obbligatorio ex art. 27 bis d. lgs. 151/2001 spetta anche a una lavoratrice quando è genitore in una coppia di genitori composta da due donne, che il congedo di paternità alternativo ex art. 28 ss. d.lgs 151/2001 spetta al padre anche quando è genitore in una coppia di genitori composta da due uomini, che il congedo parentale ex art. 32 d.lgs. 151/2001 spetta a ciascuno dei due genitori indipendentemente dal genere dell’altro genitore.
Era stato domandato al Tribunale adito, inoltre, di accertare e dichiarare che i periodi di riposo ex artt. 39 e 40 d. lgs. 151/2001 spettano anche al padre quando è genitore in una coppia di genitori composta da due uomini e che le indennità di maternità ex artt. 64 e ss. e 66 e ss. d. lgs. 151/2001 spettano al padre anche quando è genitore in una coppia di genitori composta da due uomini.
Il Giudice adito, infine, era chiamato a pronunciarsi sul carattere discriminatorio della condotta tenuta dall’ INPS, consistente nell’aver adottato un sistema informatico che impedisce alle coppie di genitori dello stesso sesso di presentare la domanda per i congedi e le indennità previste a sostegno della genitorialità e dei compiti di cura dei figli, e ad ordinare pertanto all’Inps la rimozione della discriminazione, apportando le modifiche al sistema informatico, in modo da permettere anche ai genitori dello stesso sesso il completamento della domanda e il corretto inserimento dei propri codici fiscali, come è possibile per le coppie di genitori di sesso diverso. Si chiedeva, infine, di ordinare all’INPS di chiarire con una circolare – da pubblicare sul portale web dell’Istituto e da diffondere alle varie sedi dello stesso – che gli strumenti a tutela e sostegno dei compiti di cura dei figli sono riconosciuti anche a coppie di genitori dello stesso sesso.
Contatta l'Avv. Rosa De Caria allo 0686328744
LA DECISIONE
Il Giudice del Lavoro ha ritenuto che il sistema informatico INPS che non consente il completamento della domanda ai genitori dello stesso sesso indicati come tali nei registri di stato civile attua un’ingiustificata discriminazione in danno di questi ultimi rispetto ai genitori di diverso sesso. Per tali motivi ha ordinato all’INPS di modificare in tempi molto brevi il sistema informatico di ricezione delle domande amministrative, rendendo possibile alle coppie che risultino genitori dai registri dello stato civile di inserire i loro codici fiscali e ogni altro dato rilevante, a prescindere dal loro sesso, dando adeguata comunicazione di tale modifica nel portale web.
Contatta l'Avv. Rosa De Caria allo 0686328744
Contattaci
Tel. 0686328744
Mobile 338.5810313
avv.rosa@studiolegaledecaria.it
Lun - Ven 09.00-13.00 / 15.30-19.00
Viale Gorizia, 52 - 00198 Roma (RM)